Come cercare informazioni in Internet – Community Prever
Siamo online e stiamo per fare una ricerca di informazioni per un lavoro, il tempo scorre e i click rimbalzano sui tasti, ma siamo sicuri di riuscire a filtrare nel modo giusto le informazioni che ci servono?
Cosa serve sapere
Una ricerca si può fare a caso, posso usare il primo risultato disponibile e finirla così. Semplice, banale e senza sforzi. Sicuramente il valore di questa ricerca sarà scarso o peggio.
Certo che se si va a caso non bisogna stupirsi se poi le cose non sono come ci si aspettava che fossero all’inzio della ricerca.
Dobbiamo partire dal pensiero che una ricerca di informazioni in Internet è una cosa seria, come per le tradizionali ricerche su carta stampata.
Forse anche più seria e difficile. Una ricerca di informazioni su libri prevede la ricerca delle fonti, la loro analisi, il confronto, la selezione, e infine una stesura dei propri contenuti e l’elenco delle fonti.
In Internet il principio è lo stesso, ricerca, analisi, confronto, selezione, stesura. Il problema è la quantità incredibile di dati che sono presentati e resi disponibili in pochi secondi.
Le difficoltà maggiori data l’enorme quantità di dati accessibili sono:
la selezione delle fonti,
riconoscere quali informazioni sono affidabili,
quali informazioni scegliere,
come non violare il copyright sia per le immagini che per i testi.
Si intuisce che le capacità tradizionali di ricerca devono essere accompagnate da altre abilità, e queste devono essere insegnate.
Tra le abilità necessarie per cercare informazioni in modo efficace bisogna evidenziare:
quale termine di ricerca inserire
quali risultati visualizzare e quali evitare
come capire quali informazioni sono credibili
come esaminare, sintetizzare, valutare e presentare le informazioni
come organizzare e assemblare le ricerche da molteplici fonti di informazione
come citare correttamente le fonti.
Queste capacità nel loro insieme sono conosciute come Information Literacy, definita, dal National Forum on Information Literacy, come la capacità di identificare, individuare, valutare, organizzare, utilizzare e comunicare le informazioni. Rappresenta un requisito indispensabile per partecipare effettivamente alla società dell’informazione, che ricade nel concetto di cittadinanza digitale.
Come insegnare l’information literacy e le capacità di ricerca
Cercare e filtrare informazioni può essere fatto in diversi modi, ma l’approccio suggerito è il più coerente e prevede:
iniziare da subito a costruire queste abilità
inserire attività relative e brevi lezioni sull’argomento
dare molte opportunità di pratica e riscontro
gli insegnanti devono abbandonare vecchie abitudini e migliorare le proprie capacità.
Quali motori di ricerca
Ci sono molti motori di ricerca che possono essere usati per cercare informazioni online, ma sicuramente il più utilizzato è Google.
Anche le ricerche di utenti esterni alla Community Prever, indirizzati ai contenuti attraverso le pagine di risposta, utilizzano Google come motore di ricerca principale, come è evidenziato dal rapporto delle statistiche sui motori di ricerca del mese di febbraio. Notate come oltre il 90% delle ricerche è fatto con Google.
Anche nella nostra scuola usiamo Google come motore di ricerca principale e la prima cosa da fare è assicurarsi che sia attiva la modalità SafeSearch, non sempre funziona ma aiuta a non inciampare in siti dai contenuti non adeguati.
Come alternative al motore di ricerca, si possono suggerire una lista di siti conosciuti, o prendere informazioni direttamente da un sito già utilizzato.
Cinque suggerimenti per cercare e filtrare informazioni
Definire
Pensare per un momento quali informazioni si vogliono cercare. Prima di dare il via alla ricerca delle informazioni, si potrebbe anche discutere e raccogliere idee circa parole chiave, sinonimi, domande. Il tempo speso a definire il compito da svolgere può portare ad un più efficace processo di ricerca perché si riesce ad essere più specifici nell’uso delle parole chiave.
Cercare
Potrebbe sembrare banale, ma gli studenti devono sapere che i termini di ricerca usati hanno molta importanza per determinare il tipo di risposta che sarà mostrata.
Ci sono moltissimi suggerimenti, consigli e trucchi per fare ricerche, ma cominciamo dalle basi:
usare termini semplici ma significativi
eliminare tutti gli articoli, le preposizioni e le congiunzioni
se i risultati iniziali non soddisfano, sostituire i termini di ricerca e renderli più descrittivi, provare ad usare sinonimi
usare le virgolette per ottenere risultati specifici con l’ordine esatto delle parole citate
non preoccuparsi di come è scritto un termine, Google è abbastanza intelligente da indovinare l’ortografia
non inserire punteggiatura
comprendere che il risultato sarà diverso per ognuno, anche se il termine usato è lo stesso (dipende dal browser, dalla cronologia, dalla località, personalizzazione, data center, test degli algoritmi).
Verificare
Digitare parole chiave significative è una cosa, ma capire cosa consultare è un’altra.
Si potrebbero incoraggiare gli studenti ad andare oltre i primi due o tre risultati. A volte informazioni importanti si trovano anche dopo le prime due o tre pagine dei risultati. Molti siti si trovano in testa alle pagine di risposta perché usano tecniche di Search Engine Optimization per indicizzare le loro pagine, però questo non significa che i loro contenuti siano migliori o più utili di quanto viene elencato in posizioni meno invitanti. Come dire: non fermiamoci davanti all’apparenza!
È importante evidenziare l’anatomia di un risultato di ricerca Google. Accertarsi che tutti gli studenti sappiano il significato dei componenti di una pagina di risultati di ricerca.
Una buona abitudine è osservare l’URL della pagina e il suo dominio (it. org, com, ecc), questo può farci capire se il sito può essere affidabile. Sembra un sito “ufficiale”, è un forum, un blog, un’istituzione governativa o scolastica? Domini che includono .gov o possono essere fonti affidabili.
Durante una ricerca sul web e su diverse fonti, si può insegnare agli studenti ad aprire i siti su diverse schede del browser (click destro sul titolo e click su “apri in una nuova scheda” oppure con scorciatoia da tastiera tenendo premuto CTRL mentre si fa click sul nome del sito), così da lasciare sempre attiva la pagina delle ricerche e potervi accedere per successive ricerche.
Valutare
Una volta aperto un sito come fai a sapere se le informazioni che presenta sono quelle che cercavi e di cui hai bisogno? Bisogna insegnare agli studenti come trovare il campo cerca di una pagina web o se questo non c’è, usare CTRL+F per mostrare un campo cerca per esaminare la pagina. Utilizzando il campo cerca si può fare una rapida escursione e valutazione dei contenuti.
Bisogna assicurarsi che gli studenti capiscano che non tutto quello che trovano su Internet è vero, o corretto o utilizzabile. Questo significa che bisogna controllare diverse fonti, almeno due o tre e utilizzare solo quelle di cui si ha un riscontro su più siti attendibili.
Si possono dare suggerimenti su come fare riscontri incrociati sulle informazioni acquisite su 4 o 5 siti diversi prima di stabilire se e quali informazioni sono corrette.
Alcune domande che possono aiutare gli studenti a capire se un sito è credibile sono:
qual è lo scopo del sito? Si deve diffidare di quei siti pieni di pubblicità o che cercano di vendere qualcosa
ci sono altre informazioni nel contesto? Cercare il nome dell’autore o la data di pubblicazione, è un’informazione recente o datata?
i titoli si accordano al contenuto? O sono semplici specchietti per le allodole? (Si è già detto dell’importanza dei titoli negli articoli di un blog o in una pagina web).
Il sito Pensierocritico ha indicato alcune utili informazioni su come valutare la credibilità di un sito web qui riassunti:
chi ha scritto i contenuto
qual è lo scopo che si prefigge
qual è la qualità di ciò che ha scritto
quando li ha scritti
in quale ambito internet.
A questi aggiungerei anche la qualità della costruzione del sito, intesa come usabilità e quanto questo sia accessibile applicando almeno i principali requisiti previsti dalle WCAG 2.0 .
Citare
Ora gli studenti sanno navigare in internet, sanno fare ricerche, riconoscere i siti attendibili e valutare la qualità delle informazioni. Benone, missione compiuta!
No. Non è ancora finita.
Dobbiamo spiegare che non si può fare un semplice copia e incolla delle informazioni trovate. Bisogna informare sulle regole del copyright e del problema del plagio e dare le competenze per evitare episodi di questo tipo.
Non è facile controllare tutti gli studenti al lavoro e il copia incolla può sempre sfogarsi incontrollato. Dobbiamo fare attenzione e spingerli a modificare i contenuti, a scrivere le informazioni con parole proprie e mostrare come usare le virgolette e citare le fonti.
EasyBib è un bel servizio online che fornisce un facile mezzo per creare la corretta citazione da inserire nel proprio lavoro.
Un po’ più complicato e laborioso, ma utile per tracciare i siti o la bibliografia, potrebbe essere la creazione di un documento doc o foglio di calcolo su cui annotare le fonti utilizzate.
Conclusioni
Essere in grado di fare ricerche è un’abilità essenziale per tutti noi e lo è sempre di più in un mondo che diventa sempre più saturo di informazioni. È quindi necessario spendere un po’ di tempo durante le nostre lezioni per parlare di questo argomento.
Formare delle capacità di ricerca non richiede molto tempo. Sicuramente per allenare le capacità di ricerca degli altri bisogna cominciare ad affinare le proprie. Tutti pensiamo di essere già bravi a “googlare” qui e là, ma forse si potrebbe migliorare ancora. (Io per primo!).
Fonti
Five Tips for Teaching Students How to Research and Filter Information
The 6 Online Research Skills Your Students Need
Imparare A Cercare Su Google In 5 Mosse
Cercare immagini con la ricerca inversa
Perfezionare le ricerche sul Web
I migliori trucchi per ottimizzare la ricerca su Google
Infografica
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